Profilo dell’ Arteterapeuta
L’Arteterapeuta è una figura professionale
che utilizza
competenze artistiche e relazionali
con l’obiettivo di far emergere le
risorse creative della persona,
attraverso diverse forme e discipline artistiche.
Le arti di
pittura, modellaggio della creta, disegno di forme,
euritmia, incisione,
ecc. sono considerati strumenti utili alla crescita
personale. L’intento è quello di
accompagnare la persona
a prevenire, mantenere e
recuperare il proprio benessere (nota1)
e a promuovere la consapevolezza di
sé,
il riconoscimento delle proprie
potenzialità
e l’accrescimento della
coscienza sociale.
La
persona
viene considerata nella sua
interezza,
negli aspetti
fisico, animico e spirituale
e nel suo rapporto con l’ambiente sociale e naturale, a
seconda dei diversi approcci metodologici.
L’Arteterapeuta
opera, tramite un
atteggiamento olistico,
nel rispetto dell'unicità
e dell'originalità
della persona comprendendo, sostenendo e orientando
il
processo di consapevolezza
individuale attraverso la pratica artistica.
Tale processo viene inteso come capacità di agire
come
un'individualità libera,
nel saper
trovare sé e il mondo,
nell'essere in grado di riconoscere e realizzare
il proprio progetto di vita.
La Professione dell’Arteterapeuta
L’Arteterapeuta si serve del mezzo artistico per promuovere
la consapevolezza,
deve saper
accogliere e accompagnare
con
competenza ed empatia
la persona per favorire la
trasformazione e l'evoluzione individuali
e l'armonia nella propria vita, attraverso la
pratica artistica.
Accanto alla modalità o alla tecnica utilizzate è presente
l’
“arte” della relazione:
attraverso un
ascolto attento della persona e del colore
è possibile accogliere la persona nella sua interezza ed
espressività.
L’Arteterapeuta
è una figura che opera privatamente e nelle strutture
pubbliche, prevalentemente in collaborazione con altri
professionisti che hanno come primo obiettivo la crescita
personale della persona.
La formazione dell’Arteterapeuta
La formazione dell’Arteterapeuta
si consegue a seguito di un percorso formativo così
articolato:
didattica frontale,
attività artistica,
tirocinio attivo e osservativo,
supervisione;
comunque nel rispetto degli
Standard formativi previsti a livello nazionale e
internazionale
in specifiche scuole di formazione che abbiano una
didattica che, insieme a lezioni frontali, abbia cura delle
competenze relazionali e di una rilevante esperienza
pratica artistica.
(nota1)
Riferimento della norma
UNI
(Ente Italiano di
Normazione)
per Figure Professionali operanti nel campo delle
Artiterapie.
Ottobre 2015: “Le Artiterapie, avendo come obiettivo il
benessere non sono professioni sanitarie e non svolgono
attività riservate alle professioni sanitarie. In questo
senso il termine “terapia” non è inteso in un’accezione
strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione
estensiva di “salute” (e quindi inevitabilmente anche di
“terapia”) così come formulata dall’OMS: “stato di completo
benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza
di malattia”. Se la salute viene definita in questa maniera
è inevitabile che il suo raggiungimento o il suo ripristino
non possa passare esclusivamente per la funzione delle
professioni sanitarie. Le Artiterapie sono pertanto anche
impiegate in ambito sanitario come risorse complementari e
aggiuntive, sempre e comunque su indicazione e sotto la
responsabilità di personale sanitario, in linea con la loro
storia e la loro tradizione”.